Le Resistenze
Le resistenze sono componenti elettrici che consentono di concentrare in un elemento circuitale di dimensioni ridotte valori prefissati di resistenza. La gamma dei valori disponibili in commercio va dalle frazioni di ohm ai Mega ohm e più. Le forme e le dimensioni sono molto varie anche se nella maggior parte dei casi si possono ricondurre ad una struttura cilindrica o parallelepipeda.
Negli schemi circuitali le resistenze vengono sempre contraddistinte con la lettera maiuscola R seguita dal numero d’ordine. In generale un resistore comprende un supporto isolante, che conferisce rigidità al componente e sostiene l’elemento resistivo, costituito da un filo o da un film conduttore. Quest’ultimo, elettricamente collegato alle sue estremità a due terminali o reofori, fornisce il valore di resistenza desiderato. Il tutto e incapsulato in un contenitore plastico, cilindrico o parallelepipedo, che reca l’indicazione del valore resistivo del componente.
Le resistenze Trimmer
Un potenziometro è un particolare resistore in cui la resistenza R può essere divisa, mediante una presa intermedia mobile, in due parti, R1e R2, tali che R1+R2=R. Generalmente il resistore è di forma d’arco, mentre la presa intermedia, detta cursore, è costituita da un braccio rotante la cui rotazione è fino ad un angolo compreso fra 270° 310°. A seconda della natura dell’elemento resistivo usato si hanno potenziometri: a filo, a carbone, a strato di ossido di metallo e a strato di cermet; i potenziometri a strato sono detti trimmers. Nei trimmers il comando del cursore è costituito da un’intaccatura sull’asse del cursore e il braccio del cursore è spostato mediante un cacciavite agendo sull’intaccatura.
Nei montaggi di circuiti elettronici è fondamentale inserire i componenti giusti nel posto giusto: questo vale per transistor, circuiti integrati condensatori e resistenze. Quest'ultime adottano un codice di colori per la determinazione del reale valore ohmico, mediante una sequenza di anelli colorati, in numero pari a 4, 5 o 6.
Codici usati
Fondamentalmente ci sono due tipi di resistenze a basso wattaggio per circuiti elettronici: resistenze a precisione standard e resistenze di precisione. La differenza sta nella diversa tolleranza del valore nominale; per il primo tipo tale valore può variare tra il 5% e il 20%, mentre per il secondo tipo il valore è inferiore al 2%. Tale diversità corrisponde ad un diverso impiego delle resistenze nei circuiti elettronici. Normalmente si adoperando le normalissime resistenze a precisione standard; invece laddove è necessaria una buona precisione, come nei circuiti di misura, è fondamentale l'impiego di resistenze di precisione, il cui valore, rispetto a quello nominale, varia molto poco. A proposito di quest'ultime si possono trovare da 5 o da 6 anelli: il sesto anello, ad dir la verità, non molto frequente, indica il coefficiente di temperatura, utile in determinate situazioni...
Tolleranza
Qualche esempio di calcolo della tolleranza.
1) Resistenza da 82.000 Ohm con tolleranza del 5%.
Il reale valore può variare da un minimo di 82.000*.95=77.900 Ohm ad un massimo di 82.000*1.05=86.100 Ohm.
2) Resistenza da 82.000 Ohm con tolleranza dell'1%.
Il reale valore può variare da un minimo di 82.000*.99=81.180 Ohm ad un massimo di 82.000*1.01=82.820 Ohm.
Tabelle colori
Come accennato prima, le resistenze, a seconda della tolleranza, possono avere 4, 5 oppure 6 anelli colorati.
Per individuare il primo anello, si deve partire da quello più vicino ad uno dei terminali metallici: non sempre ciò è agevole... In caso di dubbio, si può fare alcune prove, prima partendo da un lato, poi dall'altro, nel conteggiare il primo anello: si possono trovare valori ragionevoli oppure strani…