Guida alle sostituzioni
Nel recente passato, parlo di una decina — quindicina d’anni or sono, abbiamo assistito alla "rinascita" dell’audio valvolare: amplificazioni, preamplificatori, persino sorgenti digitali e altri apparecchi, fanno sfoggio degli storici tubi termoionici, che hanno dettato l’evoluzione dell’elettronica (ma non solo) negli anni ‘50 e ’60, per essere poi soppiantati dall’economicità dei transistor. Sempre più appassionati hanno in casa uno o più apparecchi a valvole, e come è noto, nonostante siano da sfatare i vari luoghi comuni che vedono le valvole come dispositivi inaffidabili e dal precoce invecchiamento, in ogni caso sono apparecchi che possono richiedere una qualche attenzione in più.
Non solo per la naturale usura delle valvole, che dipende da molti fattori, ma anche per la "moda" molto diffusa di sostituire le valvole di serie con altre più performanti, di marche più quotate o addirittura con esemplari di vecchia produzione, reperite in stock invenduti e mai usati (le cosiddette valvole NOS, ossia new old stock).
Sul "che valvole uso", sono stati scritti fiumi e fiumi di parole, descrizioni più o meno tendenti alla soggettività più assoluta sul suono di questi dispositivi, e sulle differenze tra questa o quell’altra marca. Ben poco però ho letto in giro per quanto riguarda la compatibilità tra i vari modelli di valvole, o in generale qualsiasi informazione tecnica legata a questo affascinante aspetto del mondo termoionico.
In questo articolo andrò a delineare quali sono le linee guida per il cosiddetto retubing, o tube rolling che dir si voglia: ossia la sopraccitata pratica di sostituire le valvole dell’apparecchio con altre più performanti, o dal "suono" più confacente al nostro sistema.
Prima di tutto, vorrei sinteticamente mettere in chiaro alcune cose, che talvolta si danno per scontate, ma tali spesso non sono:
1) Usare un apparecchio audio per ascoltare musica è il "compito" dell’utente, ad egli sono dedicate le manopole del volume, i controlli di tono, i connettori RCA, eccetera. Mettersi a sostituire delle parti di un apparecchio audio, siano esse le valvole come anche i condensatori, o semplicemente i morsetti per i diffusori, è già qualcosa che va oltre il semplice "utente". Quello che voglio dire è che certe operazioni andrebbero fatte solo se si ha la totale sicurezza e consapevolezza di quello che si fa, e in mancanza di questa sicurezza, meglio rivolgersi a tecnici affidabili e competenti, evitando sedicenti guru che alle volte si incontrano nel nostro mondo. Come sempre, per avere informazioni corrette e sicure sull’apparecchio o su qualsiasi procedura si intenda fare, è meglio rivolgersi alla casa madre o all’importatore. Nel caso invece ci si senta sicuri cambiando una valvola per un'altra (e ci si accolla la totale responsabilità della cosa, non venitemi a dire ho rotto l’amplificatore e adesso mi dovete rimborsare), si potrà entrare in un mondo affascinante tra produttori di valvole e misteriosi tubi irreperibili, tra improvvisi stravolgimenti sonici (in meglio o in peggio) e apparecchi che gradualmente migliorano le proprie prestazioni o si avvicinano di più ai vostri gusti.
2) Non fatemi ripetere le solite raccomandazioni: le valvole possono diventare bollenti, occhio a non scottarvi. Non sostituite le valvole ad amplificatore acceso, questo non va MAI fatto, ed è pure meglio una volta spento, non toccarlo per una decina di minuti, in attesa che le valvole si raffreddino e che l’energia immagazzinata nei condensatori dell’amplificatore venga scaricata. Occhio anche al vetro delle valvole, che una volta rotto è piuttosto tagliente, ed è piuttosto disdicevole aggiungere una mano sanguinante ad una valvola ormai da buttare.
Perché le valvole dello stesso tipo suonano diversamente?
Oh, nulla di esoterico in questo. E’ un dato soggettivo che chiunque può sperimentare. Ci sono quelle che suonano più squillanti, quelle troppo chiuse e "calde", quelle "ruvide". Stop, da qui in poi non darò più giudizi soggettivi ;)
Il differente "suono" che può avere una valvola rispetto ad un'altra è dovuto a due fattori:
1) Un fattore elettrico: i parametri elettrici leggermente differenti tra una valvola e l’altra (anche dello stesso produttore: ovviamente tra produttori diversi le differenze si accentuano) modificano, molto spesso, il funzionamento del circuito in cui sono inserite. Ci possono essere vari gradi di "insensibilità" a questo genere di variazioni, a seconda dell’apparecchio in cui sono inserite le valvole: ma di solito è difficile non avvertire alcun cambiamento. Ovviamente i parametri elettrici possono cambiare con il rodaggio della valvola o con il suo stato d’invecchiamento, per cui lo stesso identico tubo può suonare in modo diverso nel corso della sua vita operativa.
2) Un fattore meccanico: l’influenza che hanno le vibrazioni sulla valvola. Esse possono essere legate al segnale audio che la valvola stessa si trova a gestire (se, per esempio, le vibrazioni dei diffusori sono trasmesse all’apparecchio in cui le valvole sono inserite) oppure d’altro tipo, per esempio legate alla vibrazione di un trasformatore o un motore di giradischi. In ogni caso queste vibrazioni possono essere convertite in segnali elettrici che appaiono nel circuito (il classico esperimento della penna che colpisce il vetro della valvola, producendo un chiaro suono dai diffusori) e vanno a intermodularsi col segnale che la valvola sta gestendo. Sull’opportunità di limitare o assecondare il fenomeno, non mi esprimo poiché sarebbe oggetto di un’analisi più approfondita, per adesso ci basta appurare che anche questo fattore incide sul suono.
Ok, ma che valvole monto allora?
La risposta più semplice sarebbe quella di richiedere al produttore un set (o parte di esso) di valvole di ricambio. Però spesso non è in questa maniera che si ottiene un miglioramento delle prestazioni: certo a parità di marchio e di tipo, valvole nuove suonano sempre diversamente rispetto a valvole usate, magari alla fine del loro ciclo di vita.
Un’altra strada è quella di sostituire le valvole montate con valvole dello stesso tipo ma di altri produttori, per esempio una EL34 Sovtek con una Telefunken, o una ECC88 Philips con una Valvo.
Come sempre queste sono operazioni che andrebbero fatte se si ha la certezza di ciò che si fa, e si può contare su rivenditori di valvole (ciò è molto importante per le NOS) affidabili. Non serve che ricordi che per la sostituzione delle valvole di potenza (quelle più grosse, per intenderci), in mancanza di chiare indicazioni sulla taratura del bias, l’operazione della sostituzione va fatta effettuare da un tecnico competente. In ogni caso consiglio sempre di rivolgersi a qualcuno esperto almeno per avere "l’ok a procedere" per le valvole piccine che non richiedono tarature, o per taluni amplificatori che si auto-regolano o usano meccanismi simili.
Quale marca è meglio per le EL34, come suona una 6L6GC della RCA, non è oggetto di questo articolo: in merito c’è una fiorente "letteratura" presso i forum in Rete o sulle riviste cartacee, e come avevo anticipato i giudizi soggettivi sul suono tali sono e tali rimangono.
Le cose si complicano quando entriamo nel mondo delle "valvole equivalenti". Posso montare una 6L6 al posto della 6L6GC? E una PCC88 al posto di una ECC88? Come già detto, se non si è sicuri di quello che si fa (mai fidarsi di sedicenti esperti internettiani o simili esemplari di guru sapiens), meglio lasciare perdere, si rischia di danneggiare valvole e apparecchio.
Un buon metodo per appurare la compatibilità tra i diversi tipi di valvole è offerto dalla Rete stessa, spesso foriera di cattivi consigli, ma ugualmente spesso sede di luoghi di scambio di appassionati preparati e competenti. Un esempio è il software gratuito messo a disposizione da Duncan Amplification, reperibile qui: http://tdsl.duncanamps.com/.
Ciccando su "Tube Data" si può inserire un tipo di valvola e verranno elencate le possibili sostituzioni, divise in "Close or Identical" (ossia valvole che sono tranquillamente intercambiabili ed equivalenti) oppure in "Different rating or performance" (valvole la cui compatibilità va verificata caso per caso). Ad esempio qui ho chiesto con cosa posso sostituire la 6L6:
Come sempre, occhio al bias per le valvole di potenza, occhio alla corrente e tensione del filamento per i tipi "compatibili", occhio alla piedinatura che talvolta può essere diversa o portare a rischi per l’apparecchio o l’utente.
E’ impossibile ovviamente descrivere nello specifico ogni sostituzione che può essere effettuata, verrebbe fuori un libro (anzi, un’enciclopedia del tube rolling). Però seguendo le semplici linee guida che ho esposto si può partire alla scoperta della particolare sostituzione effettuabile sul nostro apparecchio.
Le valvole russe e cinesi
Menzione a parte meritano le valvole che seguono la nomenclatura sovietica (successivamente "importata" dai produttori cinesi). Spesso, con la diffusione degli apparecchi dall’estremo oriente (molti di ottima qualità e dal prezzo molto accessibile) ci si trova di fronte a tipi di valvole mai sentiti nominare, per i quali la sostituzione può sembrare impossibile. Per esempio, chi direbbe mai che una 6P23P è equivalente alla nostrana ECC88? E spesso già capire il nome può essere complicato, grazie alle stampigliature in cirillico di alcune valvole provenienti dall’ex Unione Sovietica.
Vediamo subito che, ad esempio, la 6C33C in realtà si chiama 6S33S, anche se spesso tradurre in caratteri latini genera qualche confusione di interpretazione, poiché è più semplice riferirsi a ciò che effettivamente c’è scritto sull’involucro della valvola piuttosto che a qualche traduzione (della cui correttezza possono essere sicuri solo i lettori di questo articolo). Così una 6N8 avrà "6H8" stampigliato sull’involucro di vetro, e così via. Spesso poi col passaggio alla produzione cinese, viene a "perdersi" l’ultima lettera: per esempio la 6N3P russa diventa la 6N3 cinese, ma in pratica è la stessa valvola.